LUCCA ED IL FANTASMA DI VILLA MANSI

Da **YESENIA CARTOMANTE** Ven Mar 29, 2024 9:16 am

Nella provincia di Lucca, a Sagromigno in monte, frazione del Comune di Capannori, sorge Villa Mansi.

Villa Mansi, che ha imponente facciata in stile manierista è una una delle più belle e famose dimore della provincia, dotata di un bellissimo prato e grandi giardini. Molti ambasciatori e sovrani d'Europa, in passato, l'hanno considerata una location prediletta in Toscana quando venivano invitati dalla Repubblica di Lucca proprio per l'eleganza delle sue linee architettoniche.

Nel XVI secolo Villa Mansi apparteneva a Nicolao Benedetti ma i suoi eredi la cedettero a Bartolomeo Hieronimus Cenami. Fu proprietà dei Cenami fino al 1675, anno in cui fu acquistata dal marchese Raffaello Mansi, famiglia molto conosciuta in Europa nel campo della mercatura della seta, che la elesse a prediletta residenza estiva, cosi come le successive generazioni. Gasparre di Nicolao Mansi, anziano e ricco signore appartenente alla nobile famiglia, sposa la altrettanto ricca Lucida Samminiati, conosciuta come Lucida Mansi.

Sembra proprio che Lucida Samminiati, nobildonna dalla bellezza fuori dal comune ma anche molto crudele, sia la protagonista di storie terribili, una delle quali pare sia iniziata nelle stanze della Villa, per continuare sulla Torre delle Ore e sulle mura di Lucca e concludersi nel laghetto dell'Orto Botanico. La nobildonna, inoltre, arrivò per prima cosa ad uccidere il marito per poter avere diversi amanti in piena libertà, ma sembra che alla fine delle prestazioni amorose arrivasse ad uccidere l'amante del momento facendolo cadere in botole sul cui fondo spuntavano lame affilatissime e molto acuminate. Un’altra sua caratteristica era il fatto che fosse molto vanitosa, tanto che una stanza della villa aveva le pareti completamente ricoperte di specchi.

Leggenda vuole che, all’apparire dei primi segni del trascorrere del tempo, essa fu presa dalla disperazione ma che le comparve dinnanzi il diavolo nelle sembianze di un giovane che le propose un patto: cedergli l’anima in cambio di ulteriori trent’anni di vita e di bellezza. Cosi passarono gli anni, continuando ad essere vissuti con il susseguirsi di amanti destinati alla tragica fine e con la nobile sempre di una bellezza sfolgorante. Fino alla notte del 13 agosto 1646, quando, allo scadere del tempo, il diavolo arrivò a riscuotere ciò che gli spettava. La donna, ricordandosi del patto, corse fino alla Torre delle ore, salì le ripide scale con il disperato intento di bloccare la campana che avrebbe rintoccate le ore ma non riuscì a fermare l’orologio. Fu allora che il diavolo la prese costringendola a salire su una carrozza infuocata che, percorrendo le mura di Lucca, arrivò a gettarsi nel laghetto dell’Orto Botanico. Da quel momento in molti sostengono di aver visto il fantasma di Lucida Mansi che vaga negli appartamenti dove era solita intrattenersi con i suoi amanti e dove poi li faceva giustiziare.